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Dettaglio dell'Angelo Annunciante,
dal "Polittico Averoldi" di Tiziano -
Collegiata dei Santi Nazaro e Celso a Brescia
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Il romanzo storico "Il Pittore degli Angeli" è ora disponibile e scaricabile in formato PDF sul sito lulu.com. Più sotto trovate la bella recensione di Nadia Bertolani.
La storia:
L’azione inizia nella tarda primavera del 1560, sul finire di un secolo devastato da guerre e grandi cambiamenti storici e religiosi. In quel tramonto, il pittore veneziano Tiziano Vecellio è colto nel suo studio, davanti all’abbozzo di una tela, “intento ad osservare, con gli occhi del viso e della mente, in piedi e con le braccia incrociate sul petto, ciò che aveva steso a gran colpi di pennello, come se avesse un nemico capitale dinnanzi”. L’autoritario, disincantato Maestro, ormai settantenne, attende la visita del pittore degli angeli, un misterioso artista appena giunto a Venezia, che ha già molto fatto parlare di sé per la maestria dei suoi lavori. In lui Tiziano percepisce un pericolo per la sua fama e la sua ricchezza, così faticosamente conquistate al servizio di principi e papi. Il suo infallibile intuito ha colto nel segno: l’arrivo del giovane, difatti, stravolgerà la vita artistica ed affettiva del pittore e dell’uomo Tiziano e ne ribalterà le acquisite certezze. In un crescendo drammatico a colpi d’arte suprema, accanita rivalità, senso del trascendente, il duello si sposterà da Venezia a Bergamo, e poi ancora a Venezia, fino all’inatteso, doppio finale che concluderà la partita.
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"Autoritratto" di Tiziano Vecellio (1562 ca.)
Gemäldegalerie, Berlino
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Non è un vero e proprio duello quello fra Tiziano e Lorenzo, tanta è la disparità tra i due pittori: Lorenzo è povero, analfabeta, disarmato nella vita di contro alle armi formidabili della ricchezza, della fama, dell'esperienza di Tiziano. Lorenzo è un giovane bizzarro, senza passato, proviene da un'infanzia segnata da uno sconcio di cui non ricorda quasi nulla. È da poco arrivato a Venezia e già si fa un gran parlare di lui, del "pittore degli angeli". Tiziano, incuriosito, lo invita nel suo studio. L'attrazione per quello sguardo azzurro e distante è forte e improvvisa, impellente il desiderio di proteggerlo, struggente la tenerezza che non ha mai provato per i suoi figli maschi. Inoltre Lorenzo è bellissimo. Nasce nel vecchio pittore il desiderio di averlo sempre vicino a sé. Di accarezzarlo? Gli propone così di posare per un suo San Sebastiano, non a caso il martire che nella storia della pittura è quello più frequentemente venato di un sottile erotismo.
È innamoramento a tutti gli effetti, quello di Tiziano. Eppure è sufficiente che egli veda la pala d'altare di Lorenzo nella Chiesa dei Crociferi perché il suo istinto protettivo e il suo desiderio amoroso si tramutino in un una persecuzione accanita e spietata. Cosa ha "visto" Tiziano di tanto terribile? Vita in movimento, alito, respiro. I dipinti di Lorenzo sono animati. Chi mai potrà continuare ad ammirare Tiziano dopo aver "visto" le tele di Lorenzo? Il vecchio pittore è combattuto, preda di laceranti e opposti desideri: come amare Lorenzo e nello stesso tempo distruggerlo? Nel tentativo di impedirgli di dipingere Tiziano ricorrerà alle blandizie, ai ricatti sentimentali, alle promesse finché si troverà a perseguitare l'oggetto del suo amore con ferocia: ostacolerà e renderà impossibile il suo amore per Caterina, la fanciulla muta che "vede", lo farà accusare di furto, imprigionare, marchiare a fuoco, esiliare.
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"La Pietà" di Tiziano Vecellio (1575-76) - Gallerie dell'Accademia, Venezia |
Ma sarebbe riduttivo confinare Lorenzo nel ruolo della vittima sacrificale o nel topos della vergine perseguitata. Lorenzo è oltre e al di sopra delle ossessioni, del delirio del potere, della paura della vecchiaia e della morte, della sopraffazione e del perdono. Lorenzo è terribile e potente nella sua ambiguità, la stessa ambiguità che confonde il lettore con il doppio finale delle ultime pagine. L'atto della scrittura è un processo misterioso, dice Cristina M. Cavaliere. Anche la pittura lo è. Processo misterioso che alla fine del romanzo si condensa in un baluginìo: quello proveniente dalla Pietà sepolta nell'ombra della stanza di Tiziano che muore.
Nadia Bertolani
(Autrice dei romanzi "Di Pietra e di Luna" e "Brumby", entrambi presenti sul sito ilmiolibro.it)
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