Dal 24 marzo al 19 maggio è possibile compiere un vero e proprio viaggio nella vita e nelle opere di Giovanni Testori a Casa Testori (http://www.casatestori.it/?p=5310), intitolato "Absolut Testori", interessante sia per chi conosca già questa figura provocatoria e poliedrica di drammaturgo, scrittore, critico d'arte e artista sia per chi non la conosca o ne abbia appena sentito parlare.
Al primo piano terra della grande casa vicino alla ferrovia, è stato infatti allestito un percorso attraverso la produzione letteraria di Testori, con pannelli esplicativi, fotografie, documenti autentici, giornali dell'epoca, locandine teatrali, che testimoniano un rapporto non sempre facile con le autorità e la censura, nonché una drammatica geografia interiore che lo spingeva a interrogarsi sul senso della vita, dell'arte, del dolore e del peccato, e a operare scelte drastiche, come il rogo dei suoi quadri in via Santa Marta (per volgersi del tutto alla scrittura).
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Testori fotografato da Valerio Soffientini licenza Creative Commons |
Ne scelgo quindi una tra le più intense, corredandola di una poesia dello stesso artista. Inutile commentare oltre... e lascio quindi la parola ai versi e all'immagine.
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1981.OGT.006 [Crocifissione]
cm 33 x 24 pastello grasso e matita su carta |
mio Cristo,
mio re,
la pena di Te
nel disfarsi di rose
sull'onda che calma
s'ostende!
La pena di Chi
mi pretende
ed esige totale,
imparziale,
spogliato
d'ogni altra attrazione
che non sia la fusione
con lei,
la Tua fame,
con chi non ha pane, con chi non ha
spazio
né tempo
per dare respiro
al suo cuore,
con chi non ha amore,
ma strazio,
catene,
dolore!
G. Testori, Ossa Mea, 1983
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