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"Danae e la pioggia d'oro" di Tiziano Vecellio - Museo del Prado, Madrid http://www.museodelprado.es/ |
La vecchia fantesca e l’anziano Bernardo non sapranno mai, dunque, quante volte, quella notte, nell'ardore della sua giovinezza, Guido si chinerà su Bianca, e la nera cascata di capelli le scivolerà dalle spalle, si spargerà fluente fra i cuscini, diramandosi come i bracci di un fiume. Dietro i pesanti velluti rossi del talamo, sopra le coltri preparate come sopra un altare, lo splendore dell’azzurro e oro del giovane si accosta al bruno notturno di lei... Un incendio di colori accende allora l’oscurità: pergamene rese secche dal tempo ed arse in un’irresistibile fiammata, le nudità dei due amanti bruciano in un unico rogo dove sono ad un tempo carnefici e vittime, i loro corpi allacciati ad un unico palo del supplizio – loro stessi. Guido s’addentra nel corpo di lei, in un ansito di gelosia e desiderio, e con una specie di collera, mentre le mani di Bianca rincorrono sul suo corpo, tra i suoi capelli biondi, un mistero che ancora le sfugge, le palpebre socchiuse nell'estasi.
Ed è scintilla sotto la brace, poi fiamma avvolgente ed infine il cuore rossastro, esausto, di ceneri sempre pronte a rinascere, più, più e più volte.”
* * *
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"Miranda - The Tempest" di John William Waterhouse (1875) |
La Donna dell’affresco tace e, nel silenzio della chiesa, ritorna lo scorrere immemore della goccia sulla colonna, il lento muoversi del raggio di luce sul pavimento.
Inginocchiato davanti a lei, il Visitatore silenzioso è rimasto a capo chino, come se si trovasse davanti ad una nicchia di santi e fosse rimasto, sino ad allora, chiuso in raccoglimento; invece del libro di preghiera, una guida d’arte tra le mani, con un dito come segnalibro.
Poi la voce della Donna si fa udire nuovamente: “Il ricordo della nostra felicità splende ancora alto, nel cielo, anche se ripetute albe, numerosi tramonti hanno indebolito la forza dei suoi raggi. Così tutto, amore e dolore, si placa e s’allontana, dopo essere passato in noi devastandoci.”
Inginocchiato davanti a lei, il Visitatore silenzioso è rimasto a capo chino, come se si trovasse davanti ad una nicchia di santi e fosse rimasto, sino ad allora, chiuso in raccoglimento; invece del libro di preghiera, una guida d’arte tra le mani, con un dito come segnalibro.
Poi la voce della Donna si fa udire nuovamente: “Il ricordo della nostra felicità splende ancora alto, nel cielo, anche se ripetute albe, numerosi tramonti hanno indebolito la forza dei suoi raggi. Così tutto, amore e dolore, si placa e s’allontana, dopo essere passato in noi devastandoci.”
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