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Compianto sul Cristo morto di Giotto da Bondone (1304-1306) Cappella degli Scrovegni, Padova |
Elegia Pasquale
Pasqua ventosa che sali ai crocifissi
con tutto il tuo pallore disperato,
dov'è il crudo preludio del sole?
e la rosa la vaga profezia?
Dagli orti di marmo
ecco l'agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
pasqua ventosa che i mali fa più acuti.
E se è vero che oppresso mi composero
a questo tempo vuoto
per l'esaltazione del domani,
ho tanto desiderato
questa ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono
il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane.
Discrete febbri screpolano la luce
di tutte le pendici della pasqua,
svenano il vino gelido dell'odio;
è mia questa inquieta
Gerusalemme di residue nevi,
il belletto s'accumula nelle
stanze nelle gabbie spalancate
dove grandi uccelli covarono
colori d'uova e di rosei regali,
e il cielo e il mondo è l'indegno sacrario
dei propri lievi silenzi.
Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra
le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno.
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Andrea Zanzotto, 1921-2011 |
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Un augurio di Serena Pasqua a tutti i lettori del blog. Il blog sospenderà le pubblicazioni per un periodo di riposo di qualche giorno, durante il quale preparerò nuovi, succulenti post che spero vi siano graditi. Saluti affettuosi da Cristina
Bellissime parole...
RispondiEliminaTanti cari auguri anche a te :)
Una serena Pasqua anche a te, Cristina! E buona cottura ai succulenti post... :)
RispondiElimina