![]() |
Evening di Mikalojus Konstantinas Ciurlionis (1904-1905) |
A bordo dell’imbarcazione, il traghettatore del servizio notturno era assopito, cullato da quel mormorio, ma si scosse nel sentire il fogliame frusciare alle sue spalle; allertato, pensò ad un animale selvatico in caccia o a un brigante, e la mano corse veloce al bastone.
Vide, invece, apparire una donna con un fagotto legato alle spalle, e fu così stupito da scambiarla per una Silfide dell’aria, gentile nume che avesse smarrito la strada del Primo Regno. Poi la donna gli rivolse la parola, e lo fece con voce umana, di comando misto a preghiera, scuotendolo dal suo stupore. “Salute a te, signore. Occorre che tu mi conduca fino alla prima curva del fiume,” disse e, al contempo, allungò verso di lui una piccola, morbida mano. Prese quella, grande e callosa, dell’uomo e vi pose una moneta d’oro. Il barcaiolo sgranò tanto d’occhi, richiuse la mano e con l'altra si levò il cappello dal capo.
“Ne avrai un’altra alla fine del tuo servizio,” aggiunse la giovane. “Inoltre, puoi prendere il cavallo sellato ed imbrigliato, che ho legato a poca distanza da qui, nella foresta,” aggiunse, con una nota di tristezza nella voce. Prontamente, il barcaiolo aiutò la donna a salire, la fece sedere – ella si liberò del suo fagotto, che depose con cura sul fondo della barca – sciolse gli ormeggi e si mise ai remi. Dopo un attimo d’esitazione, la barca scivolò via, rapita dalla corrente del fiume.
***
Il Mago del Nord si staccò dalla finestra, e mosse alcuni passi nella stanza, ma il suo sguardo non era rivolto al fratello, bensì a qualcosa che pareva percepire nell'aria. Alzò la mano in direzione di Fomalhaut, gli comandò di non parlare; quindi, trasse il Pentacolo di zinco dal petto e lo strinse nella mano, chiuse gli occhi e si concentrò.
![]() |
Fairy-Tale. Journey of the Princess - Tavola I di (1907) Mikalojus Konstantinas Ciurlionis |
In lontananza, apparve la temuta sagoma del Castello-Fortezza di Fomalhaut, imbiancato dalla luce lunare quasi una colata d’argento si fosse rovesciata su di esso e sullo spuntone di roccia, ed alla principessa parve un enorme uccello da preda accovacciato, la testa immersa in un collare di piume, ma pronto a spiccare il volo e a ghermirli... e Lyra pensò, di colpo, che ignorava dove Aldebaran si trovasse in quel momento, e che forse il Mago del Nord era proprio là, fra quelle mura, a poca distanza, ed il terrore l’agghiacciò al punto da farle battere i denti.
La barca si muoveva sull'acqua, nel suo moto irresistibile, e la giovane trattenne il fiato quando furono sotto le mura del castello, desto e vigile, con la luce delle torce che illuminava le feritoie. Un grido si fece udire dagli spalti – il cuore di Lyra ebbe un tuffo, e i suoi occhi gettarono uno sguardo al fagotto immobile ai suoi piedi – ed il barcaiolo alzò la mano, in segno di saluto, verso la guardia. Poi, la barca scivolò oltre, lasciandosi il castello alle spalle, rimpicciolì, divenne parte della notte.
0 commenti:
Posta un commento
- Per inserire immagini nei commenti usate questa sintassi: [img]URL_Immagine[/img]
- Per inserire video nei commenti usate questa sintassi: [video]URL_Video[/video]
Sono supportate immagini in JPG, PNG e GIF e video di Youtube e Vimeo.