Papaveri in luglio
di Sylvia Plath
Piccoli papaveri, piccole fiamme d’inferno,
Non fate male?
Guizzate qua e là. Non vi posso toccare.
Metto le mani tra le fiamme. Non bruciano.
E mi estenua il guardarvi così guizzanti,
Rosso grinzoso e vivo, come la pelle di una bocca.
Una bocca da poco insanguinata.
Sanguinarie damine!
Ci sono fumi che non posso toccare.
Dove sono le vostre schifose capsule oppiate?
Ah se potessi sanguinare, o dormire! -
Potesse la mia bocca sposarsi a una ferita così!
O a me in questa capsula di vetro filtrasse il vostro liquore,
Stordente e riposante. Ma senza,
Senza colore.
Traduzione di Giovanni Giudici
(in A una casa non sua, Mondadori, Milano 1997)
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Sylvia Plath (1932-1963) |
Poppies in July
by Sylvia Plath
Little poppies, little hell flames,
Do you do no harm?
You flicker. I cannot touch you.
I put my hands among the flames. Nothing burns
And it exhausts me to watch you
Flickering like that, wrinkly and clear red, like the skin of a mouth.
A mouth just bloodied.
Little bloody skirts!
There are fumes I cannot touch.
Where are your opiates, your nauseous capsules?
If I could bleed, or sleep!
If my mouth could marry a hurt like that!
Or your liquors seep to me, in this glass capsule,
Dulling and stilling.
But colorless. Colorless.
by Sylvia Plath
Little poppies, little hell flames,
Do you do no harm?
You flicker. I cannot touch you.
I put my hands among the flames. Nothing burns
And it exhausts me to watch you
Flickering like that, wrinkly and clear red, like the skin of a mouth.
A mouth just bloodied.
Little bloody skirts!
There are fumes I cannot touch.
Where are your opiates, your nauseous capsules?
If I could bleed, or sleep!
If my mouth could marry a hurt like that!
Or your liquors seep to me, in this glass capsule,
Dulling and stilling.
But colorless. Colorless.
Ecco una poesia e un'autrice che proprio non conoscevo. Grazie mille per averla voluta condividere
RispondiEliminaGrazie a te del tuo commento, Tenar. Avendo lavorato su letterature in lingua inglese, conosco autori anche un po' particolari. Mi piacerebbe postare qualcosa di Philip Larkin, che è caustico al massimo grado.
EliminaChe bello quel "But colorless. Colorless." E' forte la sensazione di come lei precepisse il rosso dei papaveri. Grazie.
RispondiEliminaSe fossi in grado di scrivere una poesia del genere... Inutile dirlo, i veri poeti hanno un calibro che si riconosce immediatamente. Grazie a te e alla prossima.
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