Per convenzione, infatti, il Medioevo è suddiviso dagli storici in Alto e Basso Medioevo, situando l’Alto Medioevo nel segmento temporale che va dal 476 all’anno 1000, o anno cerniera, e il Basso Medioevo dall’anno 1000 al 1492, anno della scoperta dell’America. C’è però la possibilità di tripartire il Medioevo in segmenti di tempo ancora diversi, idea che Meschini fa propria in modo particolare a riguardo della vera “età di mezzo” o Pieno Medioevo, come culmine dell'intero periodo. Avremo dunque:
l’Alto Medioevo il Pieno Medioevo il Basso Medioevo
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Dal 476 al 1000 Dal 1000 al 1300 * Dal 1300 al 1492
(*Nel 1300 Bonifacio VIII indice il primo
Giubileo.)
Eppure il XII secolo è stato indicato come “il secolo di Bernard di Clairvaux”, meglio noto, anche se in maniera imprecisa, come Bernardo di Chiaravalle. Non quindi Abelardo o Federico Barbarossa, Francesco d’Assisi o Dante Alighieri… ma Bernardo. Chi era veramente Bernardo e perché la sua vita è considerata così straordinaria al punto da intitolargli un secolo?
LA DESCRIZIONE FISICA
![]() |
Effige sulla lunetta dell'abbazia di Viboldone, "Bernardo revovator saeculi" a cura di Marco Meschini |
LA VITA
Nel 1115 Bernardo fonda Clairvaux, di cui rimarrà sempre abate. Tra il 1130 e il 1139 c’è uno scisma nella Chiesa, e a contrapposizione tra due Papi: Papa Innocenzo II e l’antipapa Anacleto. Bernardo sposa il partito di Innocenzo II e si mette in viaggio per arrivare in Italia, pur non amando allontanarsi da Clairvaux e, in genere, viaggiare. Si chiude lo scisma con la morte di Anacleto, tuttavia viene nominato un nuovo antipapa, Vittore IV. Bernardo va a Roma da Vittore, si chiude con lui per l’intera notte in una stanza e, il giorno dopo, Vittore si fa da parte e depone la tiara. Nel 1140 c’è lo scontro con Abelardo, che era un altro genio della dialettica, occupatosi del mistero trinitario ed accusato di eresia. Viene chiamato Bernardo perché l’unico in grado di affrontarne l’eloquenza, tuttavia Bernardo convoca i vescovi prima che lo scontro avvenga e fa condannare Abelardo abusando del suo potere (a riprova che anche i santi hanno le loro pecche!). Nel 1145 incomincia la Seconda Crociata dove però si arruolano poche centinaia di persone. Il Papa chiede allora a Bernardo di predicare, ed è tale il successo che ne partono in moltissimi. Tuttavia la crociata, dal punto di vista bellico, si rivelerà un insuccesso clamoroso.
LE ABBAZIE CISTERCENSI
Dall’abbazia di Clairvaux gemmano in brevissimo tempo altre figlie, e impressionante è vedere come in poco tempo in tutta Europa sono fondate moltissime altre abbazie cistercensi. Alla morte di Bernardo nel 1113 si contano ben 345 abbazie (da tener conto che ogni abbazia doveva avere come minimo un abate e dodici monaci) per un totale di circa 10.000 monaci.
GLI SCRITTI DI BERNARDO
IL MISTICO
Nell’opera Sul dovere di amare Dio Bernardo prova a spiegare l’ineffabile esperienza mistica attraverso quattro fasi, ovvero i quattro gradi dell’amore. Nel pensiero medievale la scala è un simbolo importante, come del resto le gerarchie, che non venivano però vissute in senso oppressivo come nel pensiero moderno, ma come strumento per elevarsi. Meschini invita a cercare la parola “autorità” nell’enciclopedia Treccani, e a leggere la riflessione di Augusto del Noce, tra cui anche il fatto che “auctoritas derivi infatti da augere, ‛far crescere'. Per comune origine etimologica è connesso con i termini Augustus (colui che accresce), auxilium (aiuto che viene dato da una potenza superiore), augurium (termine anch'esso di origine religiosa: voto per una cooperazione divina all'accrescimento).” Molto interessante è anche leggerla per capire il tramonto del concetto di autorità nel Novecento, compresa quella paterna.
Bernardo ci parla quindi dell’Amore, e nel Diligendo Deo al capitolo XV ci dice che:
1 L’uomo si ama per me stesso: "... bisogna che il nostro amore cominci dalla carne. Se poi è diretto secondo un giusto ordine, [...] sotto l'ispirazione della Grazia, sarà infine perfezionato dallo spirito. Infatti non viene prima lo spirituale, ma ciò che è animale precede ciò che è spirituale. [...] Perciò prima l'uomo ama se stesso per sé [...]. Vedendo poi che da solo non può sussistere, comincia a cercare Dio per mezzo della fede, come un essere necessario e Lo ama."
Questo è il grado più primitivo dell’amore, quello che tutti sperimentiamo, e che però porta al ripiegamento come fanno gli animali a quattro zampe con lo sguardo sempre fisso al suolo.
2 L’uomo ama Dio per sé: "Nel secondo grado, quindi, ama Dio, ma per sé, non per Lui. Cominciando però a frequentare Dio e ad onorarlo in rapporto alle proprie necessità, viene a conoscerlo a poco a poco con la lettura, con la riflessione, con la preghiera, con l'obbedienza; così gli si avvicina quasi insensibilmente attraverso una certa familiarità e gusta pura quanto sia soave."
Questo passaggio successivo chiama in causa Dio, cui però ci si rivolge perché accordi dei benefici, come fosse una sorta di mercato. Rimane un retrogusto egoistico in questo tipo di rapporto.
3 L’uomo ama Dio per Dio stesso: "Dopo aver assaporato questa soavità l'anima passa al terzo grado, amando Dio non per sé, ma per Lui. In questo grado ci si ferma a lungo, anzi, non so se in questa vita sia possibile raggiungere il quarto grado."
Finalmente l’uomo ama Dio in quanto forza emanante puro amore, che dona gratuitamente. Ma non è ancora finita, c’è un passaggio ulteriore che chiude il cerchio e che, secondo lo stesso Bernardo, è molto difficile raggiungere in questa vita.
4 L’uomo ama se stesso per Dio: "Quello cioè in cui l'uomo ama se stesso solo per Dio. [...] Allora, sarà mirabilmente quasi dimentico di sé, quasi abbandonerà se stesso per tendere tutto a Dio, tanto da essere uno spirito solo con Lui. Io credo che provasse questo il profeta, quando diceva: "-Entrerò nella potenza del Signore e mi ricorderò solo della Tua giustizia-". [...]"
***
Dopo questa affascinante conferenza di Marco Meschini, purtroppo interrotta sul più bello per tempo scaduto, rimane l'esigenza di approfondire la figura di questo santo, in special modo la sua opera Sul dovere di amare Dio e i gradi dell’amore mistico.
---
Bibliografia e link:
- San Bernardo renovator seculi – a cura di Marco Meschini – ANCORA ITACA·
- Lettere ai monaci dell’abbazia di St Bertin – Bernardo di Chiaravalle – MARIETTI
- La famiglia che raggiunse Cristo – La saga di Cîteaux – Padre M. Raymond – EDIZIONI SAN PAOLO
- http://www.treccani.it/enciclopedia/autorita_%28Enciclopedia_del_Novecento%29/
Complimenti per il post! Lo userò anche a scuola, quando dovrò trattare l'argomento
RispondiEliminaGrazie Tenar, ne sarei davvero onorata.
EliminaInteressante! Sei sempre un balsamo per la mia ignoranza in materia storica...
RispondiEliminaMa dai, Grazia, mi fai arrossire! Io sono ignorantissima in molte altre materie...
EliminaPost utilissimo! A dimostrazione di quanto sia stato importante il Medioevo, e di quanto sia sottovalutato. Aggiungo che io a scuola detestavo questo periodo storico: che errore madornale.
RispondiEliminaGrazie per il commento, Marco. Il Medioevo è stato davvero la culla di molte innovazioni e scoperte, a riprova che non si trattava di un secolo buio. Certamente era un periodo difficile e complicato, dove la vita valeva poco o nulla... ma era anche un periodo sorprendente.
EliminaA scuola si detestavano molte materie, forse perché imposte dall'alto. Io ad esempio detestavo la matematica, che sto riscoprendo solo ora.
Una lettura molto interessante che, con le giuste proporzioni e differenze, mi fa venire alla mente la figura di San Pier Damiani.Grazie, non conoscevo la curiosa storia di Bernardo.
RispondiEliminaBuongiorno, Marco, e grazie di cuore del commento. Sono contenta che le sia piaciuto l'articolo, pur molto essenziale. Ha ragione, anche San Pier Damiani è un altro gigante: mi sono imbattuta in lui nel corso dei miei recenti studi universitari.
Elimina