Estiva
Distesa estate
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell'albe senza rumore
ci si risveglia come in un acquario
dei giorni identici, astrali
stagione la meno dolente
d'oscuramenti e di crisi
felicità degli spazi
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi
dai oro ai più vasti sogni
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.
Vincenzo Cardarelli
Vincenzo Cardarelli, nato Nazareno Caldarelli (Corneto Tarquinia, 1º maggio 1887 – Roma, 18 giugno 1959), è stato un poeta, scrittore e giornalista italiano. Nella poesia di Cardarelli sono individuabili due tendenze opposte che entrano solitamente in tenzone: una pulsione trasgressiva e una volontà di autocontrollo. A prevalere è generalmente la seconda, che comporta l'accentuazione della compostezza formale senza però far venire meno l'elemento di derivazione avanguardistica.
Questa poesia mi fa pensare a come si possa vivere l'estate meglio di quanto abbiamo fatto nell'ultimo periodo. L'aria era così rovente da sembrare densa! L'estate, per fortuna, può ispirare anche altro. :)
RispondiEliminaVerissimo.
EliminaTra l'altro in passato mi sono cimentata anche nella poesia, ma quando leggo versi come questi avverto un profondo senso di inadeguatezza. Della serie: con la scrittura "io speriamo che me la cavo", ma con la poesia non c'è paragone che tenga,
Quanto è bella, e quanto è strano che non la conoscessi o non la ricordassi.
RispondiEliminaPer quanto non ami l'estate e non sia a me congeniale, è una splendida descrizione.
Splendida, vero? Lo sguardo di un poeta è sempre sorprendente, va davvero al di là delle cose. Anch'io non amo l'estate, preferisco le stagioni con maggiori sfumature... La mia preferita è comunque la primavera!
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