Ho iniziato una proficua collaborazione con il sito Art over Covers gestito dalla vulcanica direttrice editoriale Sara “Shifter” Pellucchi. Conosco questo sito da alcuni anni in quanto ha una linea dedicata alle copertine dei libri, ma sono entrata a far parte stabilmente della redazione da marzo.
Ho conosciuto in carne e ossa Sara e alcuni dei redattori in occasione della mostra di Sara tenuta a Meda, e sono tutte persone di grandissima cultura, e di altrettanto elevata sensibilità, il che non è così scontato come spesso ho potuto constatare nella vita.
Di che cosa si occupa Art Over Covers? Ecco un passaggio tratto dalla pagina delle loro info, che potrebbe essere interessante anche per voi:
Su questo sito verranno pubblicate le copertine e più varie; accompagnate da una piccola presentazione tratta dalle informazioni e curiosità prese dal mondo del web, con una propria interpretazione personale.
Da Gennaio 2016 è stata introdotta la nuova sezione Band Names che parla del significato dei nomi delle band famose ed emergenti e, dal mese di Ottobre 2016, è stata inserita la sezione Speciali che tratta in modo più approfondito di artisti e art director.
A Dicembre 2016 invece abbiamo iniziato anche a recensire le locandine cinematografiche perché anche loro il più delle volte trasmettono e riassumono degli aspetti nascosti nei film che rappresentano.
Nel mese di Giugno 2017 è stata introdotta la nuova sezione Libri nella quale tutti gli scrittori possono inviarci la spiegazione della copertina del loro libro.
Gli artisti che volessero raccontarci direttamente la storia del loro artwork possono chiederci un’intervista per una chiacchierata a suon di musica e stile.
Data la mia sterminata ignoranza in campo musicale – sono praticamente rimasta ai tempi del clavicembalo ben temperato di Antonio Vivaldi (scherzo!) – preferisco dedicarmi a recensire le locandine cinematografiche e leggere in religioso silenzio gli articoli che parlano del mondo musicale, imparando ogni volta qualcosa di nuovo e sorprendente.
Ho già recensito le locandine di alcuni film, tutte molto belle e particolari ognuna a suo modo, e altre sono in lavorazione. L’osservazione non distratta di un’opera artistica, quale spesso è un poster, consente di scovare particolari che possono sfuggire a un primo sguardo, proprio come l’indagine attraverso la lente di Sherlock Holmes!
Ecco l’elenco delle recensioni pubblicate, se cliccate sopra il manifesto accederete direttamente all’articolo.
“Deliverance – Un tranquillo weekend di paura”:
il vero nemico si è fatto acqua
Regia: John Boorman
Anno di uscita: 1972
“Il mestiere delle armi”: il gelido ferro della guerra
Regia: Ermanno Olmi
Anno di uscita: 2001
“Il tè nel deserto”: la metafora come specchio del proprio io
Regia: Bernardo Bertolucci
Anno di uscita: 1990
Art Over Covers continua a ospitare anche gli articoli sulle copertine dei miei nuovi romanzi! L’ultimo in ordine di tempo riguarda il quarto volume della saga crociata appena pubblicato: “Libro IV – Il Tempio di Salomone”. Accederete all’articolo sempre cliccando sulla copertina:
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Avete visto qualcuno di questi film? Avete in mente delle locandine che ritenete particolarmente belle e che potreste suggerirmi per scrivere un articolo? Vi ringrazio sin d’ora!
Cristina M. Cavaliere
Cara Cristina è una bella collaborazione, conosco anch’io il sito ART OVER COVERS e varie volte ho inviato l’articolo per le mie copertine, è davvero un sito interessante. Riguardo ai film ho visto Il te nel deserto, bel film anche se ne ho un ricordo triste.
Riguardo alla copertina del tuo libro forse l’ho già scritto in un commento, ma trovo che è davvero di grande impatto.
Cara Giulia, grazie del commento e scusa il ritardo, ma ero a fare un piccolo viaggio in Svizzera. Sì, lo staff di Art over Colors è proprio un bel gruppo, mi trovo benissimo con loro. Lo conoscevo da anni, ma non avevo tempo di collaborare stabilmente, essendo occupata con l’università e il lavoro.
Ho visto “Un tranquillo weekend di paura”, film che rivedrei perché particolarmente “deviante” rispetto al filone classico dei thriller.
Una locandina che mi colpì particolarmente fu quella di “The Wall” che è anche la copertina dell’omonimo disco dei Pink Floyd.
Sono d’accordo sulla tua valutazione di “Un tranquillo weekend di paura”. Ti consiglio di leggere anche il romanzo, perché è davvero ben scritto. Grazie anche per la segnalazione della copertina di “The Wall”. 🙂
Cristina, guarda a questo link, ci sono alcune proposte veramente molto belle.
https://www.wired.it/galleries/gait103334/
Da ragazza collezionavo qualche locandina quando riuscivo a farmi dare dai gestori del cinema del paese la versione piccola. Nella mia cameretta campeggiava quella di Dracula di Coppola, una versione fedelissima del film nell’aspetto horror-gotico.
Mi piaceva moltissimo anche la locandina di Io ballo da sola di Bertolucci.
Tra i film citati, vorrei rivedere Il mestiere delle armi. 🙂
Cara Luz, grazie mille per la dritta sulle locandine! Ora mi sono comprata anche “Manuale del film – Linguaggio, racconto, analisi” di Gianni Rondolino e Dario Tomasi, perché vorrei capire di più anche sui vari aspetti del film (montaggio, uso della luce, sceneggiatura ecc.). Pensavo di leggerlo poco alla volta durante le vacanze, invece mi ha preso talmente tanto che l’ho quasi finito! Oltretutto mi ha dato suggerimenti su vecchi film poco conosciuti, ma che sono magistrali per lo studio di alcuni aspetti dei film, per esempio “La morte corre sul fiume” per quanto riguarda l’uso delle luci con Robert Mitchum nella parte di un pastore psicopatico o “Il romanzo di Mildred” con Joan Crawford sull’uso del campo e del controcampo. Vado a vedere anche la locandina di “Io ballo da sola” di Bertolucci, non la ricordo.